In un mondo
immaginario, c'è una Banca che ha il divieto di produrre monete d'oro, perchè
le può produrre solo un'altra Banca detta "Centrale". Però gli viene
concessa la possibilità di tenere in deposito le monete d'oro dei propri
clienti.
Quando il cliente porta alla Banca un "tot di monete d'oro" in deposito, vengono rilasciate delle ricevute di deposito, dove
I clienti della Banca, però, si accorgono
che è più comodo utilizzare questi "Pagherò" rispetto al doversi
portare dietro le monete d'oro. Con il passare del tempo, le persone ritengono
così comodi i Pagherò da scambiarseli senza richiedere quasi mai di cambiarli
in monete d'oro.
Si può dire che la Banca crea monete d'oro ? No
! Però con questa attività di "prestito" dei Pagherò, guadagna ogni
anno una bella rendita di monete d'oro dei clienti.
Se la Banca
volesse tenere un rendiconto di questa attività, attraverso delle registrazioni
nel suo bilancio, come si dovrebbe comportare ? Quando la Banca presta un Pagherò,
succedono due cose :
- la Banca
ha un debito nei confronti del possessore del Pagherò, perché deve essere in
grado di fornire la quantità di monete d'oro scritta sul Pagherò, e questa
somma è certamente un debito della Banca nei confronti del cliente, da segnare
nel Passivo del Bilancio;
- la Banca
ha anche un credito di pari importo verso il possessore del Pagherò, perché lui
dovrà restituire o il Pagherò o la quantità di monete d'oro scritta sopra,
maggiorate dell'interesse, e questa somma è certamente un credito della Banca
nei confronti del cliente da segnare nell'Attivo del Bilancio.
Cosa succede quando invece il prestito viene restituito con gli
interessi ? Succedono anche qui due cose :
- la Banca
preleva dal cliente sia il Pagherò che le monete d'oro di interesse, per cui
può stracciare il Pagherò, annullando il suo debito verso il cliente e la corrispondente
voce nel Passivo del Bilancio;
- la Banca
annulla anche il credito di pari importo verso il possessore del Pagherò,
perché il cliente ha restituito la somma più gli interessi, e cancella la somma
nell'Attivo del Bilancio.
Se sostituiamo in questo racconto le monete d'oro con i
contanti, cioè la moneta legale, ed i Pagherò con la Moneta Bancaria ,
cioè i depositi elettronici delle banche, otteniamo la spiegazione di come
funziona il sistema bancario oggi.
Facciamo l'errore, ma lo fa anche la Banca d'Inghilterra, di pensare che questa modalità si possa definire "creazione di monete
d'oro", ma in realtà non lo è. La
Banca crea dei "Pagherò un tot di monete d'oro", che sono in sostanza debiti della
Banca verso i clienti, non crea monete d'oro, contando sul fatto che la maggior
parte delle persone non chiederanno mai di cambiarli in monete d'oro.
Poi può darsi che ci siano Banche, che con qualche trucco
contabile riescano ad utilizzare per sè alcuni di questi "Pagherò" creati dal nulla con i prestiti, ma non ci sono le prove, mentre certamente, se le regole sono queste,
sono più che sufficienti per considerare il sistema monetario tutto da
riformare, senza urlare al complotto o alla
truffa bancaria in bilancio.
Tutto questo è
conseguenza diretta dell'articolo n.1834 del nostro Codice Civile, che recita :
"Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista
la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, … a
richiesta del depositante, …”
In conclusione, il denaro depositato presso
una Banca, è di sua proprietà, ma corrisponde ad un impegno a dare moneta
legale quando il cliente la chiederà.
Quindi il deposito è in realtà un debito della
Banca nei confronti del cliente.
Ma visto che la Banca non può creare moneta
legale dal nulla, mentre può creare moneta bancaria, cioè debito bancario, solo in
presenza di un "prestito" concesso a qualcuno, tutta la moneta che
usiamo è a debito e soggetta ad un interesse passivo.
Conseguenza macroeconomica di tutto ciò, è
che la moneta legale è solo il 7% di tutta la moneta che usiamo ed è fornita
dalla BCE solo alle banche, per effetto dell'art.123 del TFUE, mentre il restante
93% è moneta bancaria, o meglio debito bancario, creato dal nulla dalle banche
quando fanno prestiti.
Quindi il nostro sistema economico è
gravato da un costo per interessi, su tutta la moneta che usiamo, pari a circa 220 mld di euro all'anno, cioè il 12% del PIL, così distribuiti :
- lo Stato sui suoi Titoli di Stato
emessi, paga interessi per circa 100 mld di euro all'anno;
- le Aziende ed i Cittadini, sui loro
prestiti ottenuti dalle banche, pagano interessi per circa 120 mld di euro
all'anno.
Mi sembrano motivi più che sufficienti per cominciare a riformare tutto il sistema monetario che abbiamo ereditato, ed ipotizzare una società dove il denaro è lo strumento per raggiungere il benessere di tutti, non l'arma per accentrare la ricchezza nelle mani di pochi.
Dobbiamo assolutamente togliere il potere di creare denaro/debito bancario alle banche private, per restituirlo alla collettività, attraverso lo Stato e/o la Banca Centrale Pubblico e/o un sistema di banche pubbliche nazionali e regionali.
Mi sembrano motivi più che sufficienti per cominciare a riformare tutto il sistema monetario che abbiamo ereditato, ed ipotizzare una società dove il denaro è lo strumento per raggiungere il benessere di tutti, non l'arma per accentrare la ricchezza nelle mani di pochi.
Dobbiamo assolutamente togliere il potere di creare denaro/debito bancario alle banche private, per restituirlo alla collettività, attraverso lo Stato e/o la Banca Centrale Pubblico e/o un sistema di banche pubbliche nazionali e regionali.
In uno Stato con sovranità monetaria, la moneta viene fornita dalla Banca Centrale Pubblica direttamente allo Stato, l'unico capace di crearla, che la immette nel sistema economico direttamente nell'economia reale, avendo come unico scopo il benessere della collettività.
Perchè ricordiamoci che la ricchezza, non è il denaro, ma le persone e le cose.