domenica 20 settembre 2015

LA CAUSA DELLA CRISI ECONOMICA


Il PIL complessivo di tutti gli Stati, costituito principalmente dall'economia reale, ha un valore complessivo di circa 75.000 mld di dollari, ma gli Stati sono indebitati con i Mercati Finanziari per un Debito Pubblico complessivo di quasi tre volte superiore, su cui pagano ovviamente interessi che sottraggono continuamente risorse ai cittadini.

Questa situazione è la causa principale di un concentrazione sempre più evidente della ricchezza nelle mani di poche persone. In questo momento l'1% della popolazione mondiale possiede il 50% della ricchezza esistente sulla terra, mentre il 70% della popolazione più povera, è costretta a dividersi solo il 3% della ricchezza residua. 

Ma quali sono gli strumenti con i quali sta avvenendo questo progressivo ed inesorabile trasferimento di ricchezza ? 

Potendo contare sulla gestione monopolistica del sistema monetario e sulla creazione dal nulla illimitata della moneta, una piccola percentuale di popolazione mondiale può utilizzare il potere monetario che ne deriva come strumento di corruzione politica, di controllo dell'informazione e di eliminazione della concorrenza commerciale, finendo per fagocitare l'economia reale con montagne di soldi creati con carta straccia o con numeri elettronici digitati nei conti correnti delle banche.

In questo modo stiamo assistendo impotenti alla privatizzazione di tutto ciò che è pubblico, dalla scuola alla sanità, dalle municipalizzate dei servizi all'acqua, in modo tale che fra non molto, arriveremo a dover pagare anche per l'aria che respiriamo.

La prima riforma di cui ci dobbiamo occupare è quella riguardante il sistema monetario, perchè dobbiamo riappropriarci di una moneta di proprietà dei cittadini e libera dal debito, altrimenti saremo costretti ad accettare tutto ciò che sta accadendo come conseguenza inevitabile del nostro disinteresse e della nostra disinformazione.

Leggete il nuovo libro che spiega in 12 semplici passi come possiamo riformare il sistema monetario per avere un sistema economico che sia in grado di aumentare il "ben-essere" di tutti i cittadini e non il "ben-avere" di pochi privilegiati.