Pubblico volentieri questo interessante cambio di e-mail con il mio amico Stefano Di Francesco, che ringrazio per la consueta disponibilità e competenza, su un articolo da lui redatto in merito alla decisione della BCJ, Banca Centrale Giapponese, presa il 31 ottobre 2014, di aumentare la quantità di moneta "stampata" ogni mese.
Qui potete trovare l'articolo di cui si parla, più tecnico e corredato di grafici, che spiega cosa ha fatto la BCJ e le conseguenze che questo avrà nell'economia mondiale :
Caro
Stefano,
ho
letto attentamente e con grande interesse il tuo articolo sul Giappone, ma
vorrei fare con te qualche riflessione aggiuntiva.
A
un certo punto tu affermi : "Non
esiste alcun nesso diretto tra l’economia reale e le politiche di QE. La
maggior parte degli effetti di dette politiche si consuma direttamente nei
mercati finanziari e tocca solo marginalmente l’economia reale (privati ed
imprese) limitatamente ai casi in cui si abbiano grandi ricchezze e proprietà."
Quello
che tu dici è solo parzialmente vero, perchè in realtà c'è un effetto indiretto
ma disastroso che le politiche di QE hanno sull'economia reale. Mi sembra di
aver capito che queste politiche forniscono molto "carburante" agli
investitori finanziari ed alle persone con grandi ricchezze e proprietà. In un
sistema in cui c'è indubbiamente una contrapposizione tra l'economia reale e
produttiva, e quella finanziaria e speculativa, questa enorme iniezione di
liquidità in quest'ultimo settore, gli fornisce ancora più potere e possibilità
di "fagocitare" aziende ed immobili a prezzi di svendita, e quindi
provoca una azione ancora più distruttiva sull'economia reale italiana,
favorendo il trasferimento all'estero dei suoi pezzi più pregiati.
Cosa
ne pensi ?
Ciao. Fabio Conditi
Caro
Fabio,
la tua obiezione è corretta.
Infatti
il "carburante " che viene generato attraverso politiche di
QE in modo sia diretto ( riacquisto di asset da parte della banche
centrali e dunque aumento dei prezzi di tali asset), sia indiretto ( sempre le
stesse tipologie di asset, aumentate di valore, permettono al sistema bancario
di creare nuova liquidità utilizzandole come pegno o garanzia tra loro) rendono
ancor più semplice la manipolazione del mercato finanziario ( oggi è una
bisca dove l'80% delle transazioni avvengono in automatico tramite computer,
gli HFT). E' quindi vero che un tale potere ovviamente non opererà per lo
sviluppo ed il benessere dei popoli, ma risponderà solo ad una logica
finanziaria di tipo predatorio. Abbiamo venduto il 2% delle Poste ai
cinesi .... come anche l'Enel, Eni, ... ma nessuno che si chieda "ma i
cinesi i soldi per comprare dove li han presi che fino a 30 anni fa vivevano in
miseria?". Se li sono creati da soli, come è giusto che sia. Inoltre, i
vari QE hanno prodotto un effetto di concentrazione di ricchezza ( ci sono
molti grafici che lo confermano) come mai prima d'ora nella storia dell'umanità.
Chi è ricco è sempre più ricco, mentre il resto della popolazione va in
difficoltà a causa della scarsità di moneta presente nel sistema reale ed è
costretto a vendere beni e proprietà a chi può comprare ( ovvero quel 10 %
delle popolazione che vede sempre aumentare la propria ricchezza). E' uno
schifo. Il sistema bancario ci indebita con carta ed in cambio ottiene beni
reali, servizi ed attività produttive.
A
presto. Stefano Di Francesco