Abbiamo ripreso il post pubblicato su
www.beppegrillo.it in data 21 ottobre 2014, inserendo delle spiegazioni in
corsivo corredate da immagini, che hanno l'obbiettivo di cercare di spiegare i
concetti espressi, nella speranza di esserci riusciti.
Ovviamente rappresentano la nostra
opinione e non quella dell'autore originario.
#Fuoridalleuro: quanto ci costa l'euro
post su www.beppegrillo.it del 21 ottobre
2014
Gli
interessi sul debito pubblico stanno ammazzando il Paese e smantellando lo
Stato Sociale. Gli interessi passivi annui sul debito pubblico sono destinati
ad aumentare e a raggiungere quota 100 miliardi nel 2015. Dai 78 miliardi
pagati dallo Stato per finanziare il proprio debito nel 2011 si passa agli 89
nel 2012 per salire ai 95 nel 2013 e per arrivare a quota 99,808 nel 2015.
Negli ultimi 30 anni l'Italia ha pagato 3.100 miliardi di interessi sul debito,
una mostruosità.
Quindi se il Debito Pubblico è meno del 50% degli interessi pagati negli
ultimi 30 anni, ciò significa che se gli interessi pagati fossero stati meno
della metà, il Debito Pubblico sarebbe calato anziché cresciuto.
Se vogliamo capire come si forma il debito pubblico, dobbiamo fare una
premessa : tutta le banconote che usiamo lo Stato le prende in prestito,
emettendo Titoli di Stato che vengono collocati sul mercato finanziario e sui
quali grava un interesse, che per l'Italia è molto più alto della Germania ( il
famoso Spread, che è appunto la differenza tra gli interessi pagati dall'Italia
e quelli pagati dalla Germania ).
Le banconote in euro, visto che i Trattati
vietano di prestarle agli Stati, sono prestate ad interessi quasi 0% solo a
banche private e pubbliche, che li utilizzano per comprare Titoli di Stato, lucrando sugli interessi.
Questo perché lo Stato :
- dal 1981 non decide più il tasso d'interesse,
perchè la Banca
d'Italia non fa più da prestatore di ultima
istanza, acquistando i Titoli invenduti;
- dal 1992 non possiede più una Banca
Pubblica che possa ricevere prestiti dalla BCE, e fare il prestatore di ultima
istanza, come fanno adesso KFW in Germania e BPI in Francia.
L'Italia è uno Stato tra i più virtuosi al mondo, come bilancio
primario, cioè senza considerare gli interessi, ed il Debito Pubblico non è
stato causato dagli sprechi, dalla corruzione o dall'evasione fiscale, ma dagli
interessi eccessivi pagati ai Mercati Finanziari, proprio perché sono stati eliminati
tutti gli strumenti di controllo degli interessi sui Titoli di Stato.
Ma vediamo ora come si forma il Debito
Pubblico, anche in uno Stato virtuoso, con il bilancio sempre in pareggio ed
inflazione sempre zero.
Supponiamo che nel 1946
l 'Italia non ha soldi ed abbia bisogno di 100 md di euro
per la sua economia tutti gli anni, per cui emette Titoli di Stato tutti gli
anni al 5% di interesse.
Il 1° anno il debito è 100 mld,
il 2° anno è 105 mld, … , il 10° anno 155
mld, … , ma il 68° anno, cioè nel 2014, il debito è diventato pari a 2628 mld di euro, con soli 100 mld di
euro dati ad uno Stato sempre virtuoso.
Questo perché se gli interessi vengono pagati ad un soggetto privato, essi
rappresentano un costo per lo Stato e fanno aumentare il Debito Pubblico, mentre
se sono pagati ad un soggetto pubblico, non gravano sul bilancio e sul Debito
Pubblico.
I
miliardi che lo Stato destina al pagamento degli interessi sul debito sono
sottratti ai servizi primari dei cittadini: pensioni, sanità, ammortizzatori
sociali, istruzione, risorse per le PMI. Con l'euro il debito pubblico non
potrà che continuare a crescere e gli interessi ad aumentare fino a quando lo
Stato Sociale italiano non sarà completamente smantellato e diventerà un guscio
vuoto. Un corpo spolpato dalla BCE.
Il
debito pubblico va ridenominato in una nuova moneta associata al valore della
nostra economia. Pagheremo quindi meno interessi sul debito. Lo Stato
ricomincerebbe ad utilizzare il suo avanzo primario di cui già dispone (al
netto degli interessi sul debito) per finanziare attività e welfare. Con
l'Italia fuori dall'euro, le PMI italiane potranno tornare nuovamente
competitive e l'occupazione in crescita e gli investitori stranieri finanzieranno
comunque il nostro debito che sarà sostenibile e onorabile.
Con la nuova moneta, non più emessa dalla BCE ma da una Banca d'Italia
di proprietà dello Stato, i Titoli di Stato sarebbero acquistati
prevalentemente dalla Banca d'Italia.
In questo modo gli interessi pagati, oltre che essere decisamente più
bassi, rientrano come attivo nel bilancio dello Stato.
In questo modo i problemi legati al
Debito Pubblico scompaiono e l'Italia risparmia ogni anno circa 80-90 mld di
euro che può investire nell'economia reale o in detassazione.
Fuori dall'euro c'è salvezza, ma il tempo è scaduto. Riprendiamoci la sovranità monetaria e usciamo dall'incubo del fallimento per default. Per non finire comela Grecia. Fuori dall'euro o default. Non ci sono alternative.
Fuori dall'euro c'è salvezza, ma il tempo è scaduto. Riprendiamoci la sovranità monetaria e usciamo dall'incubo del fallimento per default. Per non finire come