mercoledì 5 agosto 2015

LA CONTABILIZZAZIONE DELLA MONETA BANCARIA

Questo articolo è visibile anche in formato video https://www.youtube.com/watch?v=9OHH9DYs510

Vorrei dare un modesto contributo alla discussione sulla moneta bancaria, sulla quale diversi autorevoli esperti hanno fatto ultimamente interventi per individuare criticità e proporre soluzioni, cito come esempio la video-intervista di Claudio Messora, a Marco Saba e Giovanni Zibordi, su questo tema https://youtu.be/1Phltie0UWY.

Considerato che l'argomento è molto tecnico, vorrei provare a spiegare semplicemente che cos'è realmente la moneta bancaria, in modo da permettere a tutti di capire il problema e di valutare la veridicità o meno delle diverse posizioni su questo tema, e soprattutto di capire come funziona il sistema monetario e cosa bisogna fare per riformarlo.

1 - Quali monete usiamo attualmente ?
Il nostro sistema economico utilizza attualmente tre tipi di moneta :
1 - La Moneta di Stato, costituita dalle monete metalliche in euro, che vengono create dai diversi Stati Europei e sono di loro proprietà;
2 - La Moneta Cartacea, costituita dalle Banconote create dalla Banca Centrale Europea e di sua proprietà;
3 - La Moneta Bancaria, costituita dai depositi, conti correnti, titoli ed obbligazioni bancarie, che vengono utilizzati con bonifici, assegni, carte di credito e bancomat.
La Monete Metalliche e le Banconote hanno valore perché sono la moneta a corso legale, la Moneta Bancaria ha valore perché la legge e le banche garantiscono che può essere sempre cambiata in Moneta Legale.
Il totale della Massa Monetaria attualmente utilizzata in Italia, secondo i dati della Banca d'Italia del 2014, è pari a 2252 mld di euro, di cui però solo il 7% è costituito da contanti, soprattutto banconote visto che le monete metalliche sono solo lo 0,3%.
In realtà la maggior parte della moneta che usiamo, pari al 93% del totale, è moneta bancaria, costituita dai depositi e conti correnti, oltre ad altri prodotti bancari.
Questo spiega perché nel 2012 il Governatore della Banca d'Inghilterra dichiarò per la prima volta :
"Quando le banche erogano prestiti ai clienti, creano il denaro accreditandolo sui loro conti. Nella creazione di moneta, quindi, il ruolo di gran lunga maggiore è quello delle banche private."
E' quindi fondamentale capire che cos'è la moneta bancaria, come fanno a fare i pagamenti, come viene registrata contabilmente la moneta bancaria.

2 - Che cos'è la moneta bancaria ?
La Moneta Bancaria è una cifra elettronica digitata su un c/c, o scritta su un titolo della banca, che
è un debito della banca nei confronti del cliente.
Questo perché quando depositiamo contanti su un conto corrente o compriamo un suo titolo, i contanti diventano di proprietà della banca, che promette di restituirceli quando glieli richiederemo o quando è previsto dal contratto che abbiamo firmato.
Infatti l’articolo n.1834 del nostro Codice Civile recita : "Nei depositi di una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa specie monetaria, … a richiesta del depositante, …
La moneta bancaria, quindi, è un Debito della banca nei confronti del cliente o per capirci meglio una promessa della banca di restituire quei soldi in moneta legale.
Questa promessa viene garantita dalla banca, con i contanti depositati nei c/c dai clienti, o dalla Banca Centrale Europea con ELA (Emergency Liquidity Assistence).
Quindi, se la Banca concede un prestito ad un cliente, scrive semplicemente una cifra sul suo conto corrente, che è una promessa di pagamento in moneta legale, contando sul fatto che non verrà quasi mai cambiata in contanti.
Quando viene restituito il capitale più interessi, la Moneta Bancaria creata dal nulla scompare, e la banca può concedere un nuovo prestito … tenendosi però gli interessi !

   3 - Come fanno le banche a fare i pagamenti ?
Il sistema bancario italiano può essere considerato in prima approssimazione un sistema chiuso, dove nell'arco della giornata avvengono moltissimi pagamenti tra tutte le banche, ma la sommatoria di questi pagamenti è zero.
In realtà questo non è vero in quanto il sistema Italia si relaziona con tutte le altre nazioni, con le quali la sommatoria dei pagamenti può essere diversa da zero, ma in questo caso interviene la Banca Centrale Europea con Target2, mantenendo la sommatoria a zero.
Tutti i pagamenti di ogni giornata, vengono registrati presso la Banca d’Italia, la quale utilizza dei “sistemi” per limitare il trasferimento di contanti tra le banche.
Il primo sistema è quello della "compensazione semplice", cioè prese due banche, si calcola la differenza tra tutte le entrate e le uscite del giorno, che risulterà più bassa rispetto a tutti i pagamenti da effettuare.
Il secondo sistema è quello della "compensazione multilaterale", cioè presa una banca, si calcola la differenza tra tutte le entrate e le uscite del giorno verso il "sistema banche", che risulterà molto inferiore rispetto a tutti i pagamenti da effettuare.
Se poi qualche banca ha un debito residuo verso il "sistema banche", questo può essere coperto da un prestito giornaliero sul Mercato Interbancario, o da un prestito della Banca d'Italia.
Quindi le banche non hanno bisogno di denaro per le transazioni bancarie, ma di fiducia da parte del sistema, in modo che possano essere effettuati i prestiti a copertura del denaro creato.

4 - Come viene registrata contabilmente la moneta bancaria ?
Vediamo cosa succede quando depositiamo contanti su un conto corrente.
Il cliente "1" deposita contanti nella banca "A", la banca registra 1.000 euro sul suo attivo perché i contanti sono diventati di sua proprietà, e contemporaneamente registra 1.000 euro sul suo passivo perché i soldi sul conto corrente corrispondono ad un debito nei confronti del cliente (art.1834 del c.c.).
Supponiamo che il cliente "1" faccia un assegno al cliente "2", che lo deposita sulla sua banca "B", la quale per questo motivo è costretta a registrare 1.000 euro nel suo passivo di bilancio.
Se alla fine della giornata, sono stati effettuati altri pagamenti che compensano questo pagamento, ad esempio 1.000 euro dalla banca "B" alla banca "C", e altri 1.00 euro dalla banca "C" alla banca "A", le entrate e le uscite tra le tre banche si compensano nei passivi e nessuna deve dare denaro.
La banca "A" seguita a registrare 1.000 euro all'attivo, che sono i contanti depositati dal cliente "1", ma al passivo i 1.000 euro sono del cliente "4" anziché del cliente "1".
E se il cliente "4" richiede i suoi soldi in contanti, la banca è costretta ad utilizzare il suo attivo di 1.000 euro tornando a zero sia nel suo attivo che nel suo passivo di bilancio.
Se, invece, ipotizziamo che il pagamento non sia compensabile e che la banca "B" sia disponibile a prestare sul Mercato Interbancario alla banca "A", allora la banca "B" registrerà al suo attivo un credito verso la banca "A" di 1.000 euro, mentre la banca "A" registrerà al suo passivo un debito verso la banca "B".

5 - Cosa succede quando la banca fa un prestito in moneta bancaria ?
Vediamo cosa succede quando la banca fa un prestito in moneta bancaria.
Il cliente "1" chiede un prestito di 1.000 euro alla banca "A" sottoscrivendo un contratto di prestito, la banca registra 1.000 euro sul suo attivo perché con il contratto ha una credito nei confronti del cliente, e contemporaneamente registra 1.000 euro sul suo passivo perché i soldi sul conto corrente corrispondono ad un debito nei confronti del cliente (art.1834 del c.c.).
Supponiamo che il cliente "1" faccia un assegno al cliente "2", che lo deposita sulla sua banca "B", la quale per questo motivo è costretta a registrare 1.000 euro nel suo passivo di bilancio.
Se alla fine della giornata, sono stati effettuati altri pagamenti che compensano questo pagamento, ad esempio 1.000 euro dalla banca "B" alla banca "C", e altri 1.00 euro dalla banca "C" alla banca "A", le entrate e le uscite tra le tre banche si compensano nei passivi e nessuna deve dare denaro.
La banca "A" seguita a registrare 1.000 euro all'attivo, che sono i contanti depositati dal cliente "1", ma al passivo i 1.000 euro sono del cliente "4" anziché del cliente "1".
E se il cliente "4" richiede i suoi soldi in contanti, la banca è costretta a trovarli da qualche parte perché altrimenti non è in grado di soddisfare la promessa di pagamento.
Se, invece, ipotizziamo che il pagamento non sia compensabile e che la banca "B" sia disponibile a prestare sul Mercato Interbancario alla banca "A", allora la banca "B" registrerà al suo attivo un credito verso la banca "A" di 1.000 euro, mentre la banca "A" registrerà al suo passivo un debito verso la banca "B".

6 - Il denaro può essere creato senza limiti ?
In realtà il denaro non può essere creato senza limiti, perché la Banca d’Italia, a garanzia dei depositi bancari delle banche, cioè della moneta bancaria o elettronica creata, richiede di costituire presso di sé, un riserva obbligatoria in contanti.
Però questa riserva è bassissima, pari all'1% per conti correnti, depositi e titoli vincolati fino a 2 anni, mentre per quelli vincolati oltre i 2 anni è ari a zero.
Questo fa si che il moltiplicatore monetario teorico massimo sia stato per il 2014 pari a circa 160.
Pensate che solo nel 2011 era pari al 2%, cioè la metà di quello attuale, per cui la capacità delle banche di creare denaro è cresciuta negli anni sempre di più, fino a diventare oggi un problema complesso da risolvere.
In alcune nazioni del mondo questo limite, addirittura, non esiste neanche.

7 - Conseguenze
Il problema fondamentale del nostro sistema economico, è che i principali soggetti che lo costituiscono, sia il settore pubblico che il settore privato, non possono creare moneta ed hanno bisogno di chiederla in prestito al sistema bancario.
La Banca Centrale Europea crea la moneta legale nella quantità di circa il 7% in Italia, la presta solo al sistema bancario, il quale la moltiplica fino al 100% attraverso la creazione di moneta bancaria, che però è solo un debito bancario, perché creata dalle banche solo quando fanno prestiti.
E' la moneta bancaria che viene fornita al sistema economico :
- prestandola allo Stato attraverso l'acquisto dei Titoli di Stato, sui quali siamo costretti a pagare circa 80 mld di euro all'anno di interessi;
- prestandola ad aziende e famiglie attraverso i prestiti privati, sui quali siamo costretti a pagare circa 120 mld di euro all'anno di interessi.
In pratica, circa 200 mld di euro di interessi all'anno sono sottratti all'economia, pari a circa il 12% del nostro P.I.L., solo perché, avendo ceduto la nostra sovranità monetaria, siamo costretti a chiedere la moneta che usiamo in prestito ed a pagare continuamente interessi, generando un debito pubblico e privato matematicamente inestinguibile.

8 - Conclusioni
  1. La moneta bancaria è quella maggiormente utilizzata nel nostro sistema economico, pari al 93% del totale e viene creata dal nulla dalle banche quando queste fanno prestiti.
  2. La moneta bancaria non è una vera e propria moneta, ma un debito della banca nei confronti del cliente.
  3. La creazione di. moneta bancaria, come abbiamo visto sopra, deve essere "coperta" o dai contanti dei clienti, o dalle riserve obbligatorie presso la Banca d'Italia o da una lunga serie di meccanismi di compensazione e di prestiti che permettono alle banche crearne sempre di più, guadagnando sugli interessi.
  4. Ma alla restituzione del prestito, la moneta bancaria, proprio perchè è un debito e non una vera e propria moneta, viene automaticamente annullata.
  5. Se il prestito non viene restituito, deve essere coperto con il patrimonio della banca o, oggi con il ball-in, anche con i soldi degli azionisti e dei correntisti.
  6. La registrazione contabile dei depositi al passivo del bilancio è corretta perchè rappresenta un debito della banca nei confronti del cliente.
  7. La registrazione della creazione di denaro nell'attivo del bilancio non deve essere permessa, perchè trasforma le banche private in banche centrali e sarebbe come se per punire un falsario di banconote, gli si dicesse di seguitare a farlo ufficialmente, pagandoci le tasse.
  8. Dobbiamo limitare la creazione del denaro dal nulla da parte delle banche, impedendogli di destinarlo principalmente alle bolle immobiliari ed ai mercati finanziari.
  9. Dobbiamo riformare il sistema bancario imponendo un limite alla creazione di moneta dal nulla.
  10. Dobbiamo riappropriarci della nostra sovranità monetaria, per non essere costretti ad indebitarci per utilizzare la moneta di cui abbiamo bisogno, e soprattutto per non essere costretti a pagare continuamente interessi per poterla utilizzare.

Senza gli ultimi tre punti, il debito sia pubblico che privato rimarrà matematicamente inestinguibile e finirà per sottrarci tutte le nostre risorse.
Se vogliamo davvero riformare questo sistema monetario, dobbiamo prima aver capito come funziona realmente ed evitare soluzioni facili che rischiano di aggravare le cose.
Seguitate a seguirci e siamo disponibili a confrontarci con tutti su questi temi.